L’Indonesia è uno Stato dell’Asia sud-orientale che si estende su migliaia di isole a cavallo dell’Equatore. Il clima in Indonesia è di tipo equatoriale, poiché questo Stato si trova proprio sull’equatore: la temperatura media annua è di 26° accompagnato da abbondanti precipitazioni. Vi sono due stagioni ben distinte: quella secca che va da aprile ad ottobre e quella monsonica che va da novembre a marzo con piogge prevalenti in gennaio e febbraio.

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Il clima in Indonesia è caratterizzato da un notevole sbalzo climatico tra giorno e notte; il clima è più umido (il tasso di umidità è molto alto, intorno all’80% annuo) e caldo nelle ore diurne, mentre si presenta più temperato durante la notte.

I monsoni

In Indonesia, come in tutta l’area intorno all'Equatore, il clima è fortemente influenzato dai Monsoni, venti ciclici che determinano stagioni piovose intense e periodi di clima relativamente più asciutto. La peculiarità di questi venti risiede nel loro cambio di direzione due volte l'anno, regolando le piogge stagionali in modo costante e prevedibile: durante l’estate, soffiano dal mare verso la terra, portando con sé un elevato tasso di umidità e provocando precipitazioni abbondanti; in inverno, la direzione dei venti si inverte, spostandosi dalla terra verso il mare e creando un clima più secco, anche se comunque umido rispetto agli standard delle zone temperate. È proprio la stagione compresa tra novembre e maggio, quando i Monsoni estivi soffiano verso la terra, che si caratterizza per le piogge torrenziali, le quali si intensificano ulteriormente nelle aree montuose, dove la topografia agisce come una barriera naturale, amplificando le precipitazioni e alimentando costantemente i corsi d’acqua locali.

Questo ciclo di intense piogge, combinato con le elevate temperature tipiche delle zone equatoriali, crea un ambiente ideale per la formazione della foresta pluviale o equatoriale, un ecosistema denso e vibrante, spesso considerato uno dei più ricchi e affascinanti della Terra. La foresta pluviale è caratterizzata da una biodiversità straordinaria e da una vegetazione lussureggiante e impenetrabile, con alberi che svettano fino a decine di metri, creando un fitto strato che trattiene umidità e ombra al suolo, favorendo la crescita di una moltitudine di specie vegetali e animali. Le piante rampicanti e gli arbusti formano un intricato intreccio che rende l'accesso difficile, spesso impossibile, all’uomo. Questi alberi giganti, con radici aeree e tronchi massicci, sostengono un fitto strato di fogliame che blocca gran parte della luce solare, mantenendo l’umidità costante e favorendo la crescita di muschi, felci e piante epifite. La foresta equatoriale indonesiana è un vero e proprio “polmone verde”, un habitat vitale per numerose specie uniche al mondo. La sua ricca biodiversità, però, è anche delicata e vulnerabile a qualsiasi cambiamento nel ciclo naturale dei Monsoni, che regolano l’equilibrio di umidità, temperatura e piogge di cui queste foreste dipendono.

Quando visitare l'Indonesia

Il periodo migliore, dal punto di vista metereologico, per visitare l’Indonesia è quello estivo, da maggio a ottobre in modo da evitare la stagione delle piogge. Vi sono delle aree, come Maluku, in cui piove anche per interi giorni consecutivamente.

Le isole maggiori da visitare sono quelle di Sumatra, Giava, dove sorge la capitale Giacarta, e Bali. L’isola di Sumatra presenta una catena montuosa nella parte occidentale, mentre la parte orientale è paludosa. Anche Giava presenta una parte del territorio di tipo alluvionale e l’altra, al di là della dorsale montuosa che la attraversa, presenta rilievi elevati. La caratteristica dell’isola è la presenza di più di cento vulcani, molti dei quali ancora attivi. E’ consigliato visitare queste isole da maggio a settembre. Nonostante le precauzioni, la zona è soggetta a piogge anche durante la stagione secca rendendo le strade impraticabili.

Bali è la destinazione turistica più famosa dell’arcipelago, contraddistinta da spiagge di sabbia bianca e palme lungo la costa. A nord dell’isola si trova una barriera corallina ricca di flora e fauna marina variegata, meta di appassionati della subacquea. Nell’isola, la stagione secca è compresa tra i mesi di aprile e settembre: i mesi migliori per visitarla sono quelli di maggio, giugno e luglio con clima secco e temperatura intorno ai 28°. La sera si può godere di una brezza rinfrescante. Bali si può visitare anche durante la stagione delle piogge poiché delle brevi piogge abbondanti si alternano a ore di sole a picco.

Per chi ama le immersioni e lo snorkeling è preferibile evitare la stagione delle piogge poiché i mari sono mossi e le acque torbide. Le zone migliori dove effettuare queste attività sono Bali, il Parco Nazionale di Komodo e Wakatobi. Il sito di immersione praticabile tutto l’anno è quello intorno all’isola di Wakatobi dove il clima è più secco rispetto ad altre parti dell’arcipelago. Grazie a scogliere e isolotti che proteggono la zona è possibile immergersi per esplorare la grande biodiversità marina in tutta sicurezza.

Infine, si può scegliere di visitare l’Indonesia considerando le festività che si svolgono durante l’anno. Tra queste, il periodo dopo la fine del Ramadan, Natale e Capodanno tra dicembre e gennaio, nonché il Capodanno balinese tra marzo ed aprile.

Informazioni utili

L’Indonesia è un meraviglioso stato insulare formato da ben 17.000 isole, che si estendono dal continente asiatico verso l’Oceano Pacifico, fino ad arrivare al confine con la Papua Nuova Guinea. La maggior parte delle isole sono allo stato selvaggio e disabitate, in Indonesia si trovano ben 300 etnie che parlano 365 dialetti e lingue particolari. Questa zona del pianeta è caratterizzata da un mare limpido, luogo ideale per tutti gli amanti dello snorkeling, da immense spiagge di sabbia bianca e fine e da fitte foreste dove vivono specie di animali particolari. Il clima indonesiano è equatoriale, quindi abbastanza caldo e umido, le piogge si scatenano solamente in alcuni periodi dell’anno.

Durante il periodo delle piogge si verificano brutti temporali, che possono rendere difficili e pericolosi gli spostamenti. Il giorno indonesiano, vista la vicinanza dell’equatore, dura 12 ore, quindi chiunque desideri visitare una delle meravigliose isole dell’Indonesia, deve tenere in considerazione che il tramonto arriva abbastanza presto. Il calore del sole in questa zona è più forte e può essere pericoloso anche in presenza di nuvole nel cielo, è consigliabile perciò utilizzare sempre una crema solare ad alta protezione, un cappello o una bandana, per riparare la testa e un paio di occhiali da sole. Quando si desidera visitare questo posto incantevole del pianeta bisogna tenere in considerazione due fattori principali, le piogge e i monsoni, che hanno un impatto diverso nelle varie zone.

A differenza dell’isola indonesiana dove vi trovate il clima può subire delle variazioni, ad esempio la zona meridionale di Sumatra e la parte occidentale di Giava, compresa una discreta porzione della Nuova Guinea, godono di un clima equatoriale, con piogge che si scatenano per tutto l’anno. La parte meridionale di Sumatra è molto piovosa, quindi se si desidera visitarla è necessario essere armati di ombrello, parapioggia e stivaletti appositi. Nella zona del Borneo il periodo meno piovoso è quello che va da giugno a settembre, ma anche in questo caso non deve mai mancare nella valigia del viaggiatore, tutta l’attrezzatura da pioggia. La città di Giacarta gode invece di un clima tropicale, in cui ci sono alcuni periodi dell’anno in cui le precipitazioni sono scarse, le temperature sono elevate nel centro della capitale ma diventano più fresche nelle zone vicino al litorale. Il periodo migliore per visitare questa zona va da giugno a settembre.

Itinerario di 5 giorni in Indonesia

L'Indonesia offre una combinazione straordinaria di paesaggi naturali, cultura autentica e tradizioni spirituali. Questo itinerario di 5 giorni ti porterà alla scoperta di alcune delle destinazioni più affascinanti del Paese, con un focus su Bali e Yogyakarta.

Giorno 1: Arrivo a Bali - Ubud, tra foreste e cultura

Mattina:

  • Arrivo a Bali e trasferimento a Ubud, il cuore culturale dell'isola.
  • Sistemazione in hotel e relax per recuperare dal viaggio.

Pomeriggio:

  • Inizia con una passeggiata attraverso la Foresta delle Scimmie di Ubud, un luogo sacro con templi antichi abitato da centinaia di scimmie.
  • Visita al Palazzo di Ubud, dove potrai immergerti nella storia e nell'architettura balinese.
  • Concludi la giornata al Mercato di Ubud, per scoprire artigianato locale e magari fare qualche acquisto.

Sera: Cena in uno dei ristoranti tipici di Ubud, provando piatti come il nasi goreng o il satay balinese.

Giorno 2: Campagne di Ubud e templi iconici

Mattina:

  • Visita alle Terrazze di Riso di Tegallalang, uno dei paesaggi più iconici di Bali, perfetto per una passeggiata fotografica.
  • Prosegui verso il Tempio di Tirta Empul, noto per le sue sorgenti sacre, dove i locali eseguono rituali di purificazione.

Pomeriggio:

  • Escursione al Tempio di Goa Gajah, conosciuto anche come la Grotta dell’Elefante. Un sito spirituale che offre uno sguardo sulla cultura antica dell'isola.
  • Concludi la giornata con una visita al Tempio di Gunung Kawi, circondato da risaie e famoso per le sue antiche statue scavate nella roccia.

Sera: Rientro a Ubud e tempo libero per una passeggiata in città o per partecipare a uno spettacolo di danza balinese tradizionale.

Giorno 3: Yogyakarta - Le meraviglie di Borobudur e Prambanan

Mattina:

  • Partenza presto per un volo interno da Bali a Yogyakarta, un'altra perla indonesiana nota per i suoi siti storici.
  • All'arrivo, visita al Tempio di Borobudur, il più grande tempio buddista al mondo e sito UNESCO. Ammira le sculture che decorano ogni livello del tempio e goditi il panorama dalla cima.

Pomeriggio:

  • Dopo pranzo, prosegui verso il Tempio di Prambanan, uno dei maggiori complessi induisti dell’Indonesia, dedicato alle divinità della Trimurti. L’architettura elaborata e i dettagli scultorei rendono questo luogo assolutamente indimenticabile.

Sera: Cena a Yogyakarta con piatti tipici, come il gudeg (uno stufato dolce di jackfruit) o il sate klathak.

Giorno 4: Bali - Escursione a Uluwatu e spiagge del sud

Mattina:

  • Rientro a Bali con volo interno da Yogyakarta e trasferimento verso la zona di Uluwatu.
  • Visita al Tempio di Uluwatu, che si erge spettacolare su una scogliera a picco sull’oceano. Qui potrai ammirare il panorama e, se arrivi nel tardo pomeriggio, assistere alla danza Kecak al tramonto.

Pomeriggio:

  • Rilassati sulle spiagge di Padang Padang o Bingin Beach, note per la loro sabbia bianca e le acque turchesi. Ottime per nuotare e, se sei appassionato, fare un po' di surf.

Sera: Cena vista mare in uno dei warung sulla spiaggia per un’esperienza autentica e un'atmosfera rilassante.

Giorno 5: Relax e Shopping a Seminyak o Canggu

Mattina:

  • Giornata libera per rilassarti o esplorare la vivace zona di Seminyak o Canggu. Puoi fare shopping nei negozi di artigianato, boutique o gallerie d'arte che popolano queste aree.
  • Per chi preferisce il relax, una spa balinese è un’opzione perfetta per rigenerarsi.

Pomeriggio:

  • Pranzo in uno dei tanti caffè o ristoranti locali e tempo libero per goderti l'atmosfera vibrante di Seminyak o Canggu. Per un’esperienza indimenticabile, potresti anche prenotare una lezione di yoga al tramonto.

Sera: Rientro all’aeroporto di Bali per il volo di ritorno o proseguimento per altre destinazioni.

Suggerimenti Extra

  • Voli interni: prenotali in anticipo per assicurarti orari comodi e prezzi competitivi.
  • Assicurazione di viaggio: l’Indonesia è una destinazione esotica, quindi è consigliabile avere una copertura completa.
  • Adattamento al fuso orario: cerca di partire con un po' di anticipo per adattarti al cambio orario e sfruttare al massimo i cinque giorni.

Buon viaggio e selamat jalan!

Il Clima in Nuova Guinea

mare

La Nuova Guinea è uno stato che si trova nel continente Australiano (Oceania). La Nuova Guinea è la seconda isola al mondo per estensione, la più grande è la Groenlandia.

La Nuova Guinea è un’isola complessa e affascinante, divisa tra due amministrazioni distinte: a occidente troviamo la Nuova Guinea Occidentale, amministrata dall'Indonesia, mentre la parte orientale è costituita dallo stato indipendente della Papua Nuova Guinea, che ha ottenuto la sua sovranità il 16 settembre 1975. Questa divisione politica si riflette in una differente gestione territoriale e culturale, pur mantenendo l’isola un’unità geografica e naturale. La Nuova Guinea Occidentale è circondata da una serie di mari che ne definiscono i confini e la collocano al centro di una delle aree marine più ricche di biodiversità al mondo. A nord si affaccia sul Mare di Bismarck, mentre a est si incontrano il Mare delle Salomone e il Mar dei Coralli, entrambi parte del vasto Oceano Pacifico. A sud, le acque del Mare degli Arafura lambiscono le sue coste, separandola dall'Australia con uno stretto naturale che mette in comunicazione le due terre. Il clima della Nuova Guinea Occidentale è tipicamente di tipo australe, influenzato sia dalla posizione equatoriale sia dalla vicinanza dell’Australia. Questo clima si caratterizza per una marcata alternanza tra una stagione invernale molto piovosa e un’estate calda e umida, che contribuisce a creare un ambiente costantemente rigoglioso e verdeggiante.

Le precipitazioni, abbondanti soprattutto durante i mesi invernali, alimentano i numerosi corsi d’acqua che attraversano la regione e mantengono fertile il suolo, favorendo la crescita di una vegetazione lussureggiante. Durante l'estate, invece, le temperature si mantengono elevate, accompagnate da un’umidità che rende l’atmosfera afosa e intensa, creando condizioni di vita uniche per le piante tropicali e una ricca varietà di specie animali. Queste condizioni climatiche hanno fatto della Nuova Guinea uno dei luoghi con la maggiore biodiversità del pianeta, dove foreste pluviali, mangrovie e barriere coralline convivono, dando vita a un ambiente naturale tra i più preziosi e fragili al mondo. La complessa combinazione di mari che circondano l’isola e il clima umido e caldo della regione ne fanno un territorio eccezionalmente adatto alla proliferazione di flora e fauna rare, ponendo la Nuova Guinea Occidentale al centro di studi ecologici e naturalistici di grande importanza a livello globale.

Uno sguardo al territorio

La Papua Nuova Guinea si estende tra l'Equatore e il dodicesimo parallelo sud. Il clima nella Papua Nuova Guinea è molto vario a causa della vastità del territorio, in linea generale il clima può essere definito di tipo equatoriale- monsonico. Nelle aree più elevate sono frequenti le nevicate e i rovesci. La Papua Nuova Guinea è una delle zone che si trovano sull’Equatore che registra abbondanti nevicate alle altitudini maggiori. Tuttavia si parla di una stagione delle piogge che va da dicembre a marzo e una stagione secca da maggio a ottobre. Le precipitazioni tuttavia possono essere frequenti basti pensare che nella sola città di Lae cade una quantità di pioggia pari a 4500 mm annuali. Ma la zona dove piove di più è la Nuova Britannia Occidentale con oltre sei metri d’acqua. Sulla costa le temperature oscillano tra i 25 e i 30 gradi ma bisogna considerare la variabilità di due fattori come vento ed umidità che sono molto mutevoli in tutto il Paese.
Il territorio della Papua Nuova Guinea è composta da una centrale catena montuosa, circondata dalla foresta pluviale, dove domina il tipico clima equatoriale, che si estende per più della metà del paese.

La Papua Nuova Guinea è una zona sismica, il paese è quindi assoggettato a terremoti e soprattutto uragani. La zona settentrionale infatti può essere soggetta anche a maremoti mentre siccome l’intero territorio è a rischio di attività sismica, non è casuale che si verifichino eruzioni, con possibilità di voli cancellati per la presenza delle ceneri.
Tornando al clima, la città di Port Moresby, nella stagione secca, è particolarmente umido e molto caldo mentre invece nelle Highlands si trova un clima fresco per cui è bene informarsi prima per la scelta dell’abbigliamento da portarsi (nel primo caso si prevede un abbigliamento molto pratico, nel secondo più coperto).

Informazioni Utili

Superficie: 462.963 Km²
Abitanti: 5.049.000 (stime 2001)
Densità: 11 ab/Km²
Forma di governo: Democrazia parlamentare
Capitale: Port Moresby
Lingua: Inglese (ufficiale), Pidgin-English, Hiri motu
Religione: Protestante 63%, Cattolica 31%, culti tribali
Moneta: Kina della Papua Nuova Guinea

Informazioni per il turismo

Il visto di ingresso è necessario per i turisti e vale 60 giorni. Viene rilasciato davanti alla presentazione del biglietto di ritorno mentre per particolari tipologie di visto è necessario recarsi all’Ambasciata dell’Australia. Non è una zona molto consigliata per i turisti la Papua Nuova Guinea visto che c’è un alto livello di delinquenza, tra scippi e rapine. Le zone più a rischio sono Port Moresby e Lae mentre è sconsigliata la provincia di Boungainville, con alcune zone che sono già interdette per i turisti. Per questo motivo i turisti devono prendere cura delle cautele necessarie ed essere attenti agli spostamenti. Addirittura c’è chi consiglia di evitare di prendere i mezzi pubblici preferendo affittare un’auto a noleggio (a quattro ruote motrici nel caso si vada nell’entroterra visto che i collegamenti stradali, per via del territori, sono sconnessi). E’ sempre utile inoltre informarsi sull’assicurazione sanitaria, in modo da prevenire ulteriori problemi che potrebbero sorgere in Paese, così come è consigliabile informarsi sulla vaccinazioni consultando la lista presente sul Ministero degli Esteri.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.