Dopo aver pubblicato un articolo su come fare un cambio di prenotazione con Ryanair, oggi cambiamo decisamente argomento. Viaggiare rappresenta una delle attività più belle e istruttive da svolgere nell'arco della vita. Che la meta sia una regione vicina o un continente lontano, offre sempre l'occasione per conoscere cose nuove e soprattutto persone nuove e quindi permette una sorta di arricchimento umano. Se poi il continente lontano si chiama Africa, allora si potrà avere il modo di scoprire una terra affascinante e misteriosa, sede di numerose bellezze naturalistiche e popolazioni variegate, ma anche di evidenti contraddizioni. Difatti, al di là del clima in Africa, un viaggio in questi territori arricchirà gli occhi ed il cuore. 

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Comunque, prima di affrontarlo, si deve organizzare al meglio, tenendo conto di tanti fattori: dalla meta prescelta (o itinerario da effettuare) alla situazione politico, sociale e sanitaria del luogo da visitare, passando anche per il clima in Africa e, di conseguenza, nella scelta della stagione o del periodo in cui viaggiare. Infatti, uno dei consigli più importanti che viene fornito dalle agenzie di viaggi o tour operator è quello di programmare la partenza ed il soggiorno in periodi miti e quindi favorevoli, in cui si può godere appieno del luogo e delle opportunità che esso offre.

Oggi valuteremo e studieremo attentamente il Clima in Africa, cercando di analizzare il continente nero in tutta la sua grandezza. Valutare la migliore stagione per un viaggio in Africa non è affatto una cattiva idea: esattamente come tutti gli altri continenti, quello africano presenta notevoli diversità fra una zona e un'altra con periodi dell'anno assolutamente sconsigliati (per via dell'eccessivo caldo oppure per la presenza della stagione delle piogge).

In questa sede vengono illustrate le caratteristiche generali del clima in Africa, ma si consiglia di informarsi al meglio sulla tipologia di clima della nostra meta: l'Algeria e il Sud, ad esempio, godono di un clima completamente opposto che implica la necessità di scegliere periodi dell'anno altrettanto differenti.

Il clima dell’Africa è generalmente caldo e secco, ma presenta delle differenze nelle varie zone.
Il nord è condizionato, in parte, dalla presenza del Mediterraneo. La fascia costiera del nord è caratterizzata da inverni umidi ed estate secche; mentre nell’entroterra il clima è desertico.

Quali temperature caratterizzano il clima in Africa?

Le temperature sono semidesertiche intorno al Corno d’Africa e nell’area del Kalahari. Le alte cime dell’Altopiano Etiopico e del Kilimangiaro sono caratterizzati da un clima di montagna, con temperature elevate.

Più che in altre aree del mondo, il clima in Africa ha una grande influenza sulla popolazione locale. Spesso le variazioni climatiche, come i lunghi periodi di siccità, creano degli eventi calamitosi che hanno delle conseguenze gravissime sulle produzioni agricole, pastorale o forestale e quindi sulle scorte alimentari base dell'alimentazione delle popolazioni africane più povere.

In particolare, possiamo distinguere generalmente il clima in Africa in quattro fasce, simmetriche partendo dall'Equatore: fascia equatoriale (per intenderci, area centrale del continente, Guinea e bacino del Congo); attorno alla prima abbiamo poi quella tropicale (area della Savana); continuando, attorno a quest'ultima abbiamo quella tropicale arida (zona dei deserti del Sahara, nel nord, e del Kalahari, al sud) e, infine, la fascia temperata subtropicale di tipo mediterraneo, che contraddistingue l'Africa del Nord e l'area attorno a Città del Capo, in Sudafrica.

La fascia temperata subtropicale rappresenta una delle zone climatiche della Terra, caratterizzata da specifici tratti distintivi che influenzano profondamente l'ambiente naturale, la biodiversità, le attività umane e le dinamiche socioeconomiche delle regioni coinvolte. Situata tra i tropici e le zone temperate, questa fascia si estende approssimativamente tra i 23,5° e i 40° di latitudine, sia nell'emisfero nord che in quello sud, e comprende diverse aree geografiche che godono di un clima particolarmente mite e gradevole per la maggior parte dell'anno.

Caratteristiche Climatiche

Il clima subtropicale temperato è distintivo per i suoi inverni miti e le estati calde, ma non eccessivamente torride come nei climi tropicali. Esso si divide in due principali sottotipi: umido e secco.

  • Subtropicale Umido: Questo sottotipo è presente in regioni come il sudest degli Stati Uniti, parti della Cina orientale, il Giappone meridionale, parti dell'Australia orientale e la costa orientale dell'Argentina. Caratterizzato da estati calde e umide con abbondanti precipitazioni, spesso dovute ai monsoni o a temporali pomeridiani, e inverni miti, questo clima favorisce la crescita di foreste dense e lussureggianti, spesso di tipo deciduo o misto.

  • Subtropicale Secco: Questo clima si trova in aree come il nord e il sud Africa, la parte meridionale del Medio Oriente, parti dell'Australia meridionale e sud-occidentale, e la costa mediterranea. Gli inverni sono miti e relativamente umidi, mentre le estati sono calde e secche, con un'evaporazione che supera le precipitazioni. Queste condizioni sono ideali per la crescita di vegetazione mediterranea, come arbusti resistenti alla siccità, erbe e alberi da frutto.

Impatto sulla Biodiversità e sull'Ambiente

La fascia temperata subtropicale ospita ecosistemi ricchi e variati, con un'alta biodiversità. Le foreste subtropicali umide sono caratterizzate da un fitto sottobosco e una grande varietà di specie arboree, che a loro volta supportano un'ampia gamma di fauna. D'altro canto, le aree subtropicali secche presentano paesaggi più aperti con macchia mediterranea, che si adatta alle condizioni aride estive, supportando specie specializzate che possono tollerare la siccità.

Influenza sulle Attività Umane

Le condizioni climatiche della fascia temperata subtropicale hanno influenzato lo sviluppo umano e le attività economiche in queste regioni. L'agricoltura trae vantaggio dalle estati calde e dagli inverni miti, permettendo la coltivazione di una vasta gamma di colture, come agrumi, ulivi, vite e diverse varietà di ortaggi e cereali. Inoltre, il clima mite è favorevole al turismo, specialmente nelle zone costiere, dove le condizioni atmosferiche attraggono visitatori in cerca di sole e mare per gran parte dell'anno.

Sfide e Preoccupazioni Ambientali

Le regioni con clima temperato subtropicale affrontano diverse sfide ambientali, tra cui la gestione delle risorse idriche, specialmente nelle zone subtropicali secche dove l'acqua può diventare scarsa durante le lunghe estati aride. Inoltre, il cambiamento climatico sta modificando i pattern delle precipitazioni e aumentando le temperature, portando a periodi di siccità più intensi e frequenti, nonché a un aumento degli eventi meteorologici estremi, come uragani e temporali, che possono avere impatti devastanti sull'ambiente naturale e sulle comunità umane.

Quando andare

Come si è già anticipato, non esiste una stagione che vada bene per tutti gli stati: ogni viaggio richiede considerazioni differenti di come il clima in Africa possa influenzare la nostra vacanza.

Ad esempio, la parte settentrionale ha un clima mediterraneo, che quindi rende i mesi primaverili i migliori. Si sconsiglia infatti l'estate sia per il caldo sia per la presenza di numerosissimi turisti. Per visitare Algeri, ad esempio, i mesi di febbraio e marzo sono consigliati: le temperature sono assolutamente miti anche se possono variare di molti gradi anche all'interno dello stesso mese. Considerate poi che è presente il fenomeno dell'escursione termica che porta una differenza fra la notte e il giorno di, anche, 10°.

Per quello che riguarda Capo Verde, invece, sono preferibili giugno e luglio: le temperature restano generalmente alte (oltre i 25°) ma c'è meno rischio di trovare il cielo coperto o nuvoloso.

Per visitare il Kenya, invece, è preferibile la stagione secca, quella che va da gennaio a marzo. Il periodo aprile-giugno e ottobre-dicembre costituiscono la bassa stagione: sicuramente trovereste meno turisti, ma il rischio piogge è molto alto. Se la vostra vacanza è stata motivata dall'idea del safari, infine, dovete preferire i mesi da giugno a settembre: il parco Masai Mara, uno dei più importanti dello stato, si popola di moltissimi animali in migrazione.

Per quello che riguarda il Sud, per concludere, il mese migliore è ottobre. A sud dell'equatore, infatti, le stagioni sono invertite e quando in Italia è estate, nell'emisfero australe è inverno. Le temperature di ottobre in Sud Africa sono miti – anche se mediamente più calde di quelle nostrane. Il paese non ha una stagione delle piogge per cui può essere comunque visitato tutto l'anno.

Una volta individuato il periodo del clima in Africa migliore per effettuare il soggiorno nel continente nero, in base all'area geografica scelta, si deve mettere in valigia il vestiario maggiormente adatto: in particolare, vestiti leggeri per le zone maggiormente calde o per effettuare escursioni durante il giorno, mentre un abbigliamento un po' piu' pesante per quelle zone che evidenziano temperature fresche o comunque nel caso si effettuassero delle escursioni notturne. Come abbiamo detto, infatti, vi possono essere considerevoli sbalzi termici tra il giorno e la notte, a cui noi europei non siamo abituati. 

Consigliamo, in ogni caso, di controllare il clima in Africa o dello stato d'interesse tramite il portale www.climanelmondo.it che offre un monitoraggio continuo a livello mondiale.

Itinerario consigliato

Creare un itinerario di sette giorni in Africa richiede di focalizzarsi su una regione o un paese specifico, data l'immensa diversità e vastità del continente. Per questa avventura, proponiamo un viaggio in Marocco, una destinazione che offre un mix perfetto di cultura, storia, paesaggi naturali e avventura.

Giorno 1: Arrivo a Marrakech

  • Mattina: Arrivo all'Aeroporto di Marrakech-Menara. Trasferimento e sistemazione in hotel.
  • Pomeriggio: Visita della Medina di Marrakech, il cuore pulsante della città. Esplora i souk colorati, dove potrai trovare di tutto, dalle spezie alle opere d'arte artigianale.
  • Sera: Cena in Piazza Jemaa el-Fnaa, per immergerti nell'atmosfera unica tra incantatori di serpenti, musicisti e bancarelle di cibo.

Giorno 2: Marrakech

  • Mattina: Visita al Palazzo Bahia e ai Giardini Majorelle, un'oasi di pace con piante esotiche e una villa decorata in stile tradizionale marocchino.
  • Pomeriggio: Esplora il Museo di Marrakech e la vicina Medersa Ben Youssef, un capolavoro dell'architettura islamica.
  • Sera: Cena in un ristorante tradizionale per assaggiare piatti tipici marocchini come il tagine o il couscous.

Giorno 3: Da Marrakech a Ait Benhaddou

  • Mattina: Partenza verso Ait Benhaddou, attraversando il paesaggio mozzafiato delle Montagne dell'Atlante. Sosta a Tizi n'Tichka, il passo montano più alto del Marocco.
  • Pomeriggio: Visita di Ait Benhaddou, un antico ksar (villaggio fortificato) che è Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Esplora le case di argilla e paglia e goditi la vista panoramica dalla cima del villaggio.
  • Sera: Pernottamento in un riad o albergo a Ait Benhaddou.

Giorno 4: Da Ait Benhaddou a Merzouga

  • Mattina: Viaggio verso Merzouga, porta d'accesso alle dune dell'Erg Chebbi nel deserto del Sahara.
  • Pomeriggio: Arrivo a Merzouga e partecipazione a un tour in cammello per raggiungere un campo tendato nel deserto.
  • Sera: Cena sotto le stelle nel deserto e pernottamento in una tenda berbera tradizionale.

Giorno 5: Merzouga - Gole del Todra - Valle del Dades

  • Mattina: Alba nel deserto e ritorno a Merzouga. Partenza verso le Gole del Todra per una passeggiata tra le imponenti pareti di roccia.
  • Pomeriggio: Proseguimento verso la Valle del Dades, nota per le sue straordinarie formazioni rocciose e i kashbah storici.
  • Sera: Cena e pernottamento in una kasbah nella Valle del Dades.

Giorno 6: Valle del Dades - Marrakech

  • Mattina: Esplora ulteriormente la Valle del Dades prima di iniziare il viaggio di ritorno verso Marrakech.
  • Pomeriggio: Sosta a Ouarzazate per visitare l'Atlas Film Studios, il più grande studio cinematografico del mondo.
  • Sera: Arrivo a Marrakech e tempo libero per le ultime visite o acquisti.

Giorno 7: Partenza da Marrakech

  • Mattina: Tempo libero a disposizione per relax o ultime visite.
  • Pomeriggio: Trasferimento all'aeroporto per il volo di ritorno.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.